
Che cos’è Akasha? Il mistero del quinto elemento e dei Registri Akashici
Akasha tra storia, spiritualità e riferimenti scientifici
Origine del termine e significato profondo
Il termine Akasha proviene dal sanscrito , una delle lingue più antiche conosciute dall’umanità. Nelle tradizioni orientali, Akasha è considerato il quinto elemento primordiale, l’essenza da cui nascono e in cui si dissolvono tutti gli altri elementi: terra, acqua, fuoco e aria .
A differenza degli elementi tangibili, Akasha non è una sostanza fisica, ma un campo energetico sottile , un oceano cosmico che conserva memoria di ogni evento, pensiero ed esperienza. Secondo questa visione, Akasha è il deposito universale della conoscenza , una sorta di “internet cosmico” in continuo aggiornamento, dove ogni essere umano contribuisce con la propria esperienza di vita.
I Registri Akashici: la memoria dell’universo
L’idea che esista una memoria universale che conserva tutte le informazioni dell’esistenza è presente in molte culture e religioni, anche con nomi differenti:
- 📜 Tavole di Thoth nell’Antico Egitto
- 📖 Libro della Vita nella Bibbia
- 🔮 Banco PSI nella cultura Maya
- 🕋 Tavola Eterna nella tradizione islamica
Questi concetti hanno sempre indicato una sorta di archivio cosmico , un luogo energetico in cui ogni evento passato, presente e futuro è registrato.
Akasha nella tradizione vedica e nelle correnti esoteriche occidentali
Nelle scritture vediche , Akasha è descritto come un oceano infinito di energia , una dimensione di pura consapevolezza dove tutte le possibilità esistono simultaneamente. Questa concezione si è evoluta nel tempo, influenzando le tradizioni esoteriche occidentali come la teosofia e l’ antroposofia , che vedono Akasha come la fonte primaria della conoscenza universale.
“Uno spazio dove senti di essere a casa, con la tua anima, con i maestri, gli esseri luminosi che sostengono i tuoi passi, sempre.”
Akasha nell’Induismo: l’essenza sottile che tutto pervade
Nella tradizione induista , Akasha è considerato l’elemento fondamentale da cui ha origine il mondo materiale. Secondo questa visione, l’ etere permea ogni cosa e racchiude al suo interno le memorie universali , una sorta di archivio cosmico in cui ogni evento e informazione viene registrata.
In India , il termine Akasha significa cielo , ma il suo significato va oltre la semplice dimensione fisica: è una sostanza eterna, impercettibile, che avvolge e connette tutto ciò che esiste.
Gli antichi mistici compresero che lo spazio non è vuoto, ma è consapevolezza pura . Ogni particella dell’universo porta in sé il potenziale dell’intera esistenza, come se fosse parte di una memoria cosmica di natura eterica.
Proprio come una pellicola fotografica sensibile alla luce registra immagini, Akasha conserva ogni evento passato, presente e futuro. Questa dimensione sottile sarebbe la fonte da cui mistici, veggenti e ricercatori spirituali attingono informazioni sui misteri della realtà e sulla storia dell’umanità.
Akasha negli scritti esoterici: dalla Teosofia alla New Age
Il concetto di Akasha ha acquisito notorietà grazie agli studi e alle opere di alcuni tra i più influenti esoteristi degli ultimi due secoli. Helena Blavatsky, Charles Webster Leadbeater, Rudolf Steiner, Edgar Cayce, Lobsang Rampa , e altri ricercatori spirituali hanno contribuito a diffondere l’idea che esiste un’immensa memoria cosmica , una sorta di archivio universale che contiene ogni evento, pensiero e azione mai avvenuti.
Blavatsky e la connessione tra Akasha e luce astrale
La prima menzione moderna della Cronaca dell’Akasha si confronta nell’opera Iside Svelata (1877) di Helena Blavatsky , fondatrice della Società Teosofica . Blavatsky descrive Akasha come un principio sottile e vibrante, identificandolo con la luce astrale , il mezzo attraverso cui è possibile accedere alle profondità della conoscenza occulta:
«La sola luce astrale, il principale fattore della magia, può rivelarci tutti i segreti della natura. La luce astrale è identica all’Akasha degli indù.»
Questa concezione si riallaccia alle tradizioni induiste, in particolare ai testi vedici come il Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad , dove Akasha viene descritto come la sostanza primordiale da cui tutto ha origine.
Leadbeater e la “Cronaca dell’Akasha”
Uno dei primi autori a utilizzare il termine “Cronaca dell’Akasha” fu Charles Webster Leadbeater , teosofo e chiaroveggente britannico. Nel suo libro Chiaroveggenza (1899), Leadbeater sostiene che sia possibile accedere a questa memoria universale attraverso particolari facoltà psichiche. Più tardi, nel 1913, insieme ad Annie Besant , approfondì il tema nel libro L’uomo: da dove viene, dove va , in cui riportò le sue ricerche condotte attraverso tecniche di chiaroveggenza presso la sede della Società Teosofica di Adyar, in India.
Rudolf Steiner e la Biblioteca Universale
Il filosofo e mistico Rudolf Steiner , inizialmente vicino alla Società Teosofica, sviluppò una visione dell’Akasha che andava oltre la semplice registrazione degli eventi. Nel suo libro Cronaca dell’Akasha (1904), Steiner descrive l’Akasha come una vera e propria biblioteca cosmica , in cui sono raccolte tutte le conoscenze del passato, del presente e del futuro:
«Quando l’uomo ha allargato in tal modo la sua facoltà di conoscenza, non ha più bisogno di documenti esteriori per studiare il passato; allora può, per mezzo di una vista interiore, scorgere negli avvenimenti ciò che non è percepibile ai sensi, ciò che in essi vi è d’imperituro.»
Secondo Steiner, chi sviluppa le capacità di percezione spirituale può “leggere” direttamente la Cronaca dell’Akasha, vedendo gli eventi storici come realtà vive, piuttosto che come semplici resoconti scritti.
Edgar Cayce e l’accesso all’Akasha attraverso la trance
Il celebre veggente americano Edgar Cayce (1877-1945), noto per le sue capacità di lettura psichica, affermava di accedere alla Cronaca dell’Akasha durante uno stato di trance profonda. Attraverso queste visioni, Cayce fornisce informazioni dettagliate su eventi passati, stati di salute, vite precedenti e persino la storia di civiltà perdute come Atlantide .
La Cronaca dell’Akasha e il concetto di inconscio collettivo
Nel XX secolo, il concetto di Cronaca dell’Akasha venne associato alla teoria dell’inconscio collettivo di Carl Gustav Jung . Secondo lo psicologo svizzero, esiste una memoria ancestrale che accumula le esperienze dell’umanità nel corso di milioni di anni. Gerhard Adler , allievo di Jung, sintetizzò così questa idea:
«L’inconscio collettivo è il deposito costituito da tutta l’esperienza ancestrale per milioni di anni, l’eco degli eventi della preistoria, e ogni secolo aggiunge una quantità infinitesima di variazione e differenziazione.»
Akasha nella cultura pop e nella New Age
Negli anni successivi, la nozione di Akasha si è diffusa nei movimenti New Age , influenzando scrittori e ricercatori spirituali. Tra questi, spiccano:
- Lobsang Rampa ( Il terzo occhio , 1956), che descrive Akasha come una fonte di saggezza accessibile ai mistici tibetani.
- Daniel Meurois e Anne Givaudan , autori di De mémoire d’Essénien , un controverso bestseller in cui affermano di aver ricevuto rivelazioni dalla Cronaca dell’Akasha riguardo alla vita di Gesù.
La definizione di Akasha secondo Pierre A. Riffard
Il filosofo esoterista Pierre A. Riffard offre una visione simbolica e spirituale dell’Akasha:
«Uno spazio simbolico fatto di etere, situato macroscopicamente nell’Impero e microcosmicamente nel ventricolo sinistro del cuore, uno spazio in cui sono iscritte tutte le parole, le azioni, i pensieri dell’uomo, tutti gli esseri e gli eventi del mondo. Questo spazio, questo specchio magico viene letto dagli iniziati.»
Questa descrizione rafforza l’idea che l’Akasha sia sia un contenitore energetico universale , sia un portale interiore accessibile attraverso la coscienza espansa.
Akasha: il codice universale della creazione
Akasha è, allo stesso tempo, il corpo e la mente di Dio , l’essenza primordiale che tutto pervade e collega. Possiamo considerarlo come l’ archetipo originale della creazione , una matrice energetica composta da frequenze e vibrazioni che esistono al di là dello spazio e del tempo.
Secondo le antiche tradizioni esoteriche e spirituali, tutto ciò che accade nell’universo lascia una traccia indelebile in Akasha: ogni pensiero, emozione, azione, evento, fino al più piccolo battito d’ali di una farfalla o al sussurro del vento tra gli alberi .
Akasha è il contenitore universale della conoscenza , un campo di informazioni in cui il passato, il presente e il futuro coesistono simultaneamente. Questo concetto è alla base della teoria dei Registri Akashici , spesso definiti anche “Libro dell’Anima” , in cui è scritta la storia di ogni essere vivente.
I Registri Akashici: l’archivio cosmico dell’anima
Ogni individuo possiede un proprio Registro Akashico personale , una sorta di “diario energetico” in cui sono registrate tutte le sue esperienze di vita, le lezioni karmiche, i talenti, le missioni e il potenziale di crescita. Questi archivi contengono non solo i ricordi delle vite passate, ma anche le infinite possibilità di sviluppo futuro dell’anima.
La conoscenza contenuta nei Registri Akashici può fornire risposte profonde su:
✅ Il significato delle nostre esperienze di vita
✅ Le lezioni karmiche da affrontare e superare
✅ Le nostre missioni ei nostri talenti spirituali
✅ I legami con altre anime e le dinamiche relazionali
Riusciresti ad accettare che noi siamo anima e null’altro ? Che il corpo non è altro che un veicolo temporaneo , una “carrozzeria” che ci permette di vivere esperienze in questa dimensione materiale?
La scienza e l’esistenza dell’anima: la teoria quantistica della coscienza
Negli ultimi anni, la scienza ha iniziato ad avvicinarsi a queste conoscenze millenarie. Il medico anestesista e ricercatore Stuart Hameroff e il fisico teorico Sir Roger Penrose , entrambi studiosi di fama mondiale, hanno elaborato una teoria quantistica della coscienza , suggerendo che l’anima non sia un semplice prodotto del cervello, ma una struttura quantistica che esiste indipendentemente dal corpo fisico .
Secondo la loro teoria, la coscienza è immagazzinata in microtubuli all’interno delle cellule cerebrali, i neuroni. Al momento della morte, queste informazioni quantitative non si distruggono , ma si diffondono nell’universo, continuando a esistere al di fuori del corpo.
“La coscienza è un fenomeno quantistico che persiste dopo la morte fisica, perché l’informazione non può essere distrutta, ma solo trasferita.”
—Stuart Hameroff e Roger Penrose
Questa scoperta scientifica sembra confermare ciò che le tradizioni esoteriche sostengono da millenni: l’anima è eterna , esiste al di là del corpo fisico e continua il suo viaggio evolutivo attraverso le dimensioni dell’esistenza.
L’Anima e l’Universo: il legame quantistico con Akasha
Le anime degli esseri umani non sarebbero semplici prodotti dell’attività cerebrale, ma manifestazioni della stessa sostanza dell’universo , esistenti sin dall’inizio dei tempi. Secondo le teorie della coscienza quantistica , elaborate dal dottor Stuart Hameroff e dal fisico Sir Roger Penrose , la coscienza è un fenomeno quantico che trascende il corpo fisico.
Alla morte, il cuore smette di battere , il sangue smette di scorrere , ei microtubuli – le strutture all’interno delle cellule cerebrali che immagazzinano informazioni quantitative – perdono il loro stato quantico . Tuttavia, come spiegò Hameroff, queste informazioni non vengono distrutte , ma semplicemente si disperdono nell’universo , rimanendo parte integrante del campo quantico cosmico .
Questo concetto rafforza l’importanza della conoscenza dei Registri Akashici , poiché essi rappresentano la memoria universale della vita stessa . Comprenderne il funzionamento significa accedere a una conoscenza che può trasformare il nostro modo di percepire l’esistenza e il nostro posto nel cosmo.
Una rete cosmica di connessioni: Akasha e il Campo delle Infinite Possibilità
Al di sotto della realtà materiale che percepiamo con i nostri sensi si cela un mondo olografico e interconnesso , un intreccio invisibile di informazioni e possibilità . Ogni essere vivente – che sia una pietra, una pianta, un animale o un essere umano – è immerso in questa trama universale , parte di un disegno più grande che trascende il tempo e lo spazio.
All’interno dei Registri Akashici , ogni evento, causa ed effetto è già esistente sotto forma di informazione vibratoria , un concetto che gli antichi saggi hanno descritto come il “Campo delle Infinite Possibilità” .
Ma cosa significa esattamente?
➡️ Ogni soluzione a un problema, ogni idea o invenzione, ogni possibile futuro è già scritto nella memoria di Akasha.
➡️ Le scoperte e le intuizioni non sono altro che connessioni con informazioni già esistenti in questo campo quantico.
Immagina Akasha come un immenso database universale , un computer cosmico che contiene tutte le conoscenze passate, presenti e future. Quando entriamo in connessione con questo campo, possiamo attingere direttamente alle informazioni di cui abbiamo bisogno per la nostra evoluzione , in base al nostro livello di coscienza.
Connettersi con Akasha: un cammino verso l’Uno Primordiale
Più spesso ci connettiamo a questa sorgente infinita di saggezza , più eleviamo la nostra consapevolezza e acceleriamo il nostro processo di evoluzione spirituale. Ogni volta che riusciamo ad allinearci con le vibrazioni di Akasha, ci avviciniamo a quello stato di unità con il Tutto , riconoscendo che siamo sempre stati parte dell’Uno Primordiale .
Akasha non è solo un archivio, ma un ponte tra il materiale e lo spirituale , un portale attraverso cui possiamo riscoprire chi siamo davvero e qual è il nostro scopo in questa dimensione.
L’accesso ai Registri Akashici: un’esperienza di amore divino e consapevolezza
Accedere al proprio Registro Akashico significa entrare in uno spazio di pura energia e conoscenza , un luogo in cui ogni anima può percepire con incredibile intensità la presenza dell’Amore Divino . È un’esperienza trasformativa che porta alla profonda consapevolezza che Dio è amore, che tutto è amore e che ogni cosa nell’universo è interconnessa in una perfetta armonia.
Molti sostengono che attraverso i Registri Akashici sia possibile sperimentare la grazia divina , una forza capace di dissolvere debiti karmici istantaneamente , riscrivendo la nostra storia energetica e permettendoci di allinearci al nostro vero scopo evolutivo .
I Registri Akashici non sono solo un archivio di informazioni, ma anche uno strumento di trasformazione e consapevolezza . Essi ci ricordano:
✅ Il nostro potere creatore , la capacità di modellare la realtà attraverso pensieri, emozioni e intenzioni.
✅ La nostra responsabilità , poiché ogni azione ha una risonanza che si estende oltre la nostra percezione immediata.
✅ Le infinite possibilità dell’anima , che può evolvere, apprendere e riscrivere il proprio percorso.
La scienza e il Campo Akashico: tra fisica quantistica e connessione universale
Se per secoli la conoscenza di Akasha è stata tramandata da mistici e saggi, negli ultimi decenni anche la scienza ha iniziato ad avvicinarsi a questa antica sapienza. La fisica quantistica ha rivelato l’esistenza di un campo informativo che permea l’universo, una sorta di rete di connessione invisibile in cui ogni evento, ogni particella e ogni coscienza sono interconnessi.
Gli scienziati chiamano questo spazio “Campo Quantico” , una dimensione atemporale e non locale che raccoglie ogni informazione passata, presente e futura. Questo concetto rispecchia sorprendentemente ciò che le antiche tradizioni descrivono come Registri Akashici .
“L’universo non è fatto solo di materia, ma di informazione ed energia in costante interazione. Il Campo Akashico è la struttura portante della realtà.”
— Ervin László , scienziato e filosofo
Secondo László, ogni particella che ha assunto uno stato quantico specifico rimane connessa con l’altra, anche se separata da enormi distanze. Questo significa che ogni cosa nell’universo è collegata da legami invisibili , che trascendono lo spazio e il tempo.
Questo fenomeno, noto come entanglement quantistico , è stato osservato in laboratorio e dimostra che due particelle possono influenzarsi reciprocamente istantaneamente, indipendentemente dalla loro distanza .
La connessione tra il Campo Quantico e l’Anima
Se le particelle fisiche mantengono una connessione a distanza, è possibile che anche la coscienza umana funzioni allo stesso modo? Secondo molti ricercatori, la risposta è sì.
L’essere umano possiede una parte incarnata , legata al corpo fisico e alla dimensione materiale, e una parte originaria , che risiede in una realtà più sottile, nei piani superiori della coscienza . È proprio attraverso questa connessione invisibile che possiamo accedere alle informazioni dei Registri Akashici , ricevendo intuizioni, visioni e risposte che vanno oltre la nostra mente razionale.
Akasha rappresenta la memoria eterna dell’universo , ma anche la chiaveper comprendere il nostro vero potenziale e la nostra essenza più profonda .
Nikola Tesla e Akasha: il medium universale della conoscenza
Nikola Tesla, uno dei più grandi geni dell’umanità e padre della moderna tecnologia delle comunicazioni , ha parlato di un medium originale che riempiva tutto lo spazio , un’energia sottile e onnipresente che lui stesso paragonava ad Akasha, l’Etere portatore di luce .
Nel suo articolo inedito del 1917, La più grande conquista dell’uomo , Tesla descriveva questo mezzo come una sorta di campo di forza universale , capace di interagire con il prana , ovvero l’energia vitale cosmica. Secondo Tesla, la materia esiste solo quando l’energia agisce su di essa , mentre quando questa interazione cessa, la materia ritorna in Akasha , il campo primordiale da cui tutto origina ea cui tutto fa ritorno .
Akasha, l’energia cosmica e la connessione universale
Secondo Tesla, se tutto è permeato da questa energia sottile, allora ogni cosa che accade nell’universo è interconnessa . Qualunque evento, azione o pensiero lascia una traccia in questo campo, che funge da ponte tra il mondo materiale e quello invisibile .
A differenza di Albert Einstein, che ipotizzava lo spazio curvo come modello della realtà, Tesla sosteneva che la chiave della comprensione dell’universo risiedesse in una rete di connessioni transpersonali . Questa teoria suggerisce che la consapevolezza degli individui è collegata a quella di tutte le altre persone , indipendentemente dal tempo e dalla distanza.
Ecco perché la famosa frase “siamo tutti interconnessi” non è solo un concetto filosofico, ma una verità scientifica che trova conferme nei moderni studi di fisica quantistica.
Akasha e i Registri: il codice dell’evoluzione dell’anima
Se ogni essere umano è collegato a questa rete infinita di conoscenza, significa che in uno spazio senza tempo, senza luogo e senza limiti , ognuno di noi può accedere ai propri Registri Akashici .
Cosa significa questo?
- Ogni individuo può esplorare la propria storia animica e comprendere il proprio percorso evolutivo .
- Le informazioni contenute nei Registri non sono vincolate al tempo: il passato, il presente e le possibilità future coesistono in un’unica dimensione di consapevolezza
- Attraverso Akasha, possiamo evolverci, trasformarci e riscoprire il nostro vero scopo nell’universo .
Come affermava Tesla, tutto nell’universo è vibrazione, energia e frequenza . Quando impariamo a connetterci con queste informazioni superiori, possiamo trascendere i limiti della realtà materiale e accedere a una conoscenza più profonda , capace di illuminare il nostro cammino.
Akasha: il campo di coscienza universale e il viaggio evolutivo dell’anima
Il fisico e ricercatore del CERN Vittorio Marchi ha contribuito a rafforzare il legame tra la scienza moderna e le antiche tradizioni spirituali , affermando:
“Abbiamo scoperto al CERN di Ginevra che la nuova sostanza primordiale, base delle informazioni dell’universo, non è la materia, bensì l’informazione, un campo di coscienza universale interamente intelligente, un campo energetico unificato, come lo definisce oggi la fisica, e che un tempo, circa 5.000 anni fa, il mistico indicava con il nome di Akasha.”
Questa affermazione rivoluzionaria ci porta a ripensare la natura della realtà stessa : se l’universo è fondato sull’informazione e sulla coscienza piuttosto che sulla materia, allora l’idea che tutte le esperienze, i pensieri e le azioni sono registrate in un campo universale trova una sua logica anche nella fisica quantistica.
Le due dimensioni di Akasha: la memoria fissa e l’evoluzione dell’anima
La conoscenza contenuta nei Registri Akashici si divide in due livelli principali:
1️.La parte fissa – È la matrice originale del cammino di un’anima, il progetto che guida la sua evoluzione attraverso le incarnazioni. Questo include:
- La missione di vita , ovvero lo scopo primario per cui un’anima sceglie di incarnarsi.
- I talenti ei doni innati , che possono emergere e svilupparsi nel corso delle vite.
- Le anime guida ei legami karmici , incontri necessari per l’apprendimento e la crescita.
2️.La parte in continua evoluzione – Comprende tutte le esperienze terrene accumulate dall’anima , che rappresentano il percorso effettivo vissuto attraverso le reincarnazioni. Qui si registra:
- Le scelte compiute e le loro conseguenze.
- Gli ostacoli e le prove superate .
- Le lezioni apprese ei nodi karmici da sciogliere.
L’ equilibrio tra questi due aspetti guida l’anima nella sua continua trasformazione verso una maggiore consapevolezza della propria vera natura .
L’accesso ai Registri Akashici e la connessione con il Sé superiore
Akasha è molto più di un archivio di informazioni : è una dimensione di luce e vibrazione ad alta frequenza , in cui regna l’ amore incondizionato e l’ unità con il divino .
Accedendo ai propri Registri, è possibile:
✔ Comprendere il significato profondo di certi eventi della nostra vita , compresi gli ostacoli e le situazioni ricorrenti.
✔ Prendi una guida spirituale , utile per affrontare decisioni importanti e trovare equilibrio interiore.
✔ Riconoscere il nostro scopo incarnativo , chiarendo perché siamo nati in un determinato contesto e quali lezioni dobbiamo apprendere.
✔ Sciogliere blocchi e schemi karmici , permettendo all’anima di evolversi con maggiore armonia.
Akasha e i falsi miti: sfatare le credenze errate
Nel vasto mondo della spiritualità, i Registri Akashici sono spesso avvolti da miti e malintesi , che possono rendere difficile una reale comprensione del loro potere. Alcuni dei più comuni includono:
❌ “Solo alcune persone hanno il dono di accedere ai Registri” → Falso. Tutti, con il giusto allenamento e una sincera apertura spirituale, possono imparare a connettersi con Akasha.
❌ “I Registri rivelano un destino immutabile” → Falso. Essi mostrano le possibilità e le tendenze basate sulle nostre scelte attuali, ma ogni persona ha sempre il libero arbitrio.
❌ “L’accesso ai Registri è un’esperienza fuori dal comune, riservata a mistici e veggenti” → Falso. Consultare i Registri è un processo naturale di ascolto interiore e connessione con il proprio Sé superiore .
Comprendere Akasha significa aprire la porta a un nuovo livello di consapevolezza e riscoprire il proprio potere di co-creatori della realtà.
Come accedere ai Registri Akashici: metodi, pratiche e guida spirituale
L’accesso ai Registri Akashici non è un semplice atto di consultazione, ma un vero e proprio processo di elevazione interiore , che richiede pratica, disciplina e un’intenzione pura.
Tecniche per connettersi ai Registri Akashici
Esistono diversi metodi per entrare in risonanza con la dimensione di Akasha, tra cui:
✔ Meditazione profonda – Favorisce il rilassamento della mente e l’espansione della coscienza, permettendo di ricevere intuizioni e immagini dai Registri.
✔ Rituali di sintonizzazione – Tecniche specifiche che innalzano la frequenza vibrazionale dell’individuo, facilitando l’accesso alla memoria universale.
✔ Preghiera sacra o mantra – Parole di potere o frasi rituali possono fungere da chiavi d’accesso per sintonizzarsi con Akasha.
✔ Canalizzazione energetica – Tecniche di connessione con il Sé Superiore e con guide spirituali, per ricevere informazioni attraverso percezioni sottili.
Importante: L’accesso ai Registri Akashici non è un processo automatico , ma richiede intenzione chiara, rispetto e apertura spirituale . Affidarsi a guide esperte può facilitare il percorso, ma è essenziale comprendere che ogni esperienza con i Registri è unica e personale .
Akasha oggi: il risveglio dell’umanità e il salto vibrazionale
Siamo entrati in un’epoca di profonda trasformazione energetica , conosciuta come l’Era dell’Acquario o Età dell’Oro . Questo periodo porta con sé un’accelerazione nella comprensione della realtà sottile e una maggiore possibilità di accedere ai piani di coscienza superiori, tra cui Akasha.
Qual è l’effetto di questo cambiamento?
L’innalzamento delle frequenze terrestri sta dissolvendo antichi blocchi energetici che per secoli hanno impedito all’essere umano di riconnettersi alla propria essenza. Questo processo, però, porta anche alla luce schemi karmici, credenze limitanti e dinamiche irrisolte , che devono essere affrontate per poter accedere pienamente a questa nuova consapevolezza.
🌿 Conoscere Akasha significa riconoscere il funzionamento dell’essere umano su più livelli:
✔ Fisico – Comprendere il corpo come un veicolo dell’anima, in costante interazione con il campo energetico universale.
✔ Emotivo – Riconoscere e trasformare i blocchi emozionali che impediscono l’evoluzione personale.
✔ Mentale – Espandere la percezione della realtà oltre i limiti imposti dalle credenze collettive.
✔ Spirituale – Connettersi con la propria missione animica e con il flusso della creazione.
Akasha come portale di conoscenza e trasformazione
Accedere ad Akasha non significa solo ricevere informazioni sul proprio passato, presente e potenziale futuro , ma anche comprendere le leggi che governano l’universo e il proprio ruolo nella creazione della realtà .
Cosa accade quando ci sintonizziamo con Akasha?
➡️ Passiamo da una vita in cui ci sentiamo guidati dagli eventi esterni , a una dimensione in cui diventiamo co-creatori consapevoli della nostra esistenza .
➡️ Sciogliamo schemi ripetitivi, traumi e condizionamenti che bloccano la nostra crescita.
➡️ Iniziamo a vivere con maggiore allineamento, gioia e armonia , riconoscendo la nostra Firma Energetica , ovvero la nostra frequenza unica nell’universo.
Quando entriamo in sintonia con Akasha, ci connettiamo alla sorgente della conoscenza universale , scoprendo che tutto è già scritto, ma nulla è immutabile . Attraverso l’intenzionalità e la consapevolezza, possiamo riscrivere il nostro cammino , trasformando la nostra vita in un’espressione autentica della nostra essenza più profonda.
Akasha non è solo un archivio, è un’esperienza di ritorno alla nostra verità più profonda. Sei pronto ad ascoltarla?