Chi sono io?
Questa è la domanda delle domande, la questione fondamentale che, anche inconsapevolmente, spinge l’essere umano nel suo processo di crescita.
Ecco perché CHI NON SONO è, da un lato, una provocazione e, dall’altro, il nome che ho scelto per questa sezione, per quello che, in un certo senso, vuole diventare la mia “CASA”: un luogo dove sentirsi a proprio agio, senza maschere, nella luce della Verità e della Purezza. Questo spazio risuona con queste vibrazioni: qui apro la porta del mio CHI SONO e spero che anche tu possa sentirti o ritrovarti. Fai come se fossi a “Casa tua”, sentiti il benvenuto/a!

Ora, chi sono? Come mi presento al mondo? È interessante notare che, nel presentarsi, la prima domanda che ci poniamo è proprio: CHI SONO? Una domanda che, in realtà, ci si pone davvero solo a un certo punto della propria esistenza.
Nella prima fase della mia vita mi sono accontentata di rispondere: una studentessa, poi una madre, una moglie, un’imprenditrice, un’atleta nel campo del nuoto, una personal trainer, perché prendersi cura del proprio corpo è importante, e così via… Ma quel “Io chi sono?”, senza che me ne rendessi conto, era già diventato la chiave, una porta di accesso che, una volta varcata, avrebbe aperto le porte alla vera magia.
Perché la risposta più profonda alla domanda “Chi sono?” presuppone una consapevolezza essenziale: non posso essere ciò che faccio, ma colei che sta facendo esperienza di tutto questo. Ma su questo torneremo dopo…
Nel corso della vita ho vissuto molte esperienze, affrontato tutte le dinamiche che ogni essere umano, in fasi e modi diversi, incontra lungo il proprio cammino evolutivo: il caos, la confusione, l’insoddisfazione, la crisi. Come figlia, moglie prima e compagna dopo, madre e professionista, posso dire che queste emozioni hanno dominato il palcoscenico della mia vita per anni.
Ho studiato molto, intrapreso due diverse lauree e sperimentato vari ambiti lavorativi, sia come dipendente sia come libera professionista, convinta che “sperimentarmi in autonomia” mi avrebbe portata alla realizzazione. Ma così non è stato. C’era ancora un’insoddisfazione latente, un vuoto che sembrava incolmabile.


Ho vissuto la maternità con gioia, ma anche con la frustrazione di sentirmi spesso inadeguata e incapace, secondo gli standard del “DEVI ESSERE”. Mi chiedevo quale fosse il confine tra una professionista, una donna realizzata e una madre di famiglia.
Frustrazione: questa potrebbe essere la parola che definisce quegli anni. Uno scontro interiore costante tra ciò che “si dice devi essere” come madre, professionista, compagna, figlia, e ciò che realmente sentivo dentro di me. Questo conflitto mi ha spinta a ribellarmi, a cercare nuove strade, a esplorare diversi campi di conoscenza: olistico, scientifico, accademico, spirituale, religioso. Ho riempito intere pareti di attestati, qualifiche e master, nella speranza di trovare risposte concrete a un sentire profondo che continuava a risuonare dentro di me. Ma era davvero tutto qui?
Ed è proprio nel corso di questi studi e delle esperienze più intense e delicate della mia vita che ho iniziato a comprendere la natura dell’essere umano, le dinamiche che mettiamo in atto, le sfide che ci accomunano e, soprattutto, ciò che realmente cerchiamo: la felicità attraverso la scoperta di chi siamo davvero.
Durante uno di questi momenti di crisi, ho vissuto una vera e propria INIZIAZIONE. Utilizzo questo termine per descrivere una fase in cui le scelte diventano vere e proprie PROVE INIZIATICHE, dove, nonostante l’incertezza e l’insicurezza, il nostro essere avverte che dietro ogni passo c’è un sentire interiore più profondo. Da quella scelta, si gioca l’intera partita della vita.
È in questo momento che ho sentito il richiamo di Akasha. Da qui, la mia esistenza ha preso una direzione completamente nuova.
Ma che cos’è Akasha?
In sintesi, Akasha è una dimensione eterica, impercettibile all’occhio fisico, parte del “TUTTO”: un campo di pura energia che vibra di amore, gioia, verità, sostegno e completezza. Contiene tutte le nostre memorie, le nostre emozioni e le nostre esperienze, non solo della vita attuale, ma anche di ciò che è stato prima della nostra incarnazione.
L’accesso a questo campo ha permesso un legame profondo con il mio SÉ autentico. Mi ha condotta a esplorare il riequilibrio energetico, la cristalloterapia e la connessione con dimensioni superiori. Akasha è diventata la porta d’accesso alla mia vera essenza e mi ha permesso di sciogliere tutte le frequenze dissonanti con il mio vero essere, trasformando ogni aspetto della mia vita.
Da qui è nata la spinta a condividere ciò che ho appreso: strumenti concreti e pratiche per aiutare le persone ad accedere al proprio SÉ, alle proprie verità e al proprio ruolo unico nel Creato. Non solo per connettersi con se stessi, ma per mantenere e potenziare questa connessione nel tempo, fino a raggiungere una vera e definitiva Autonomia Spirituale.


Ed è così che è emersa Marta Aleph
Marta Aleph è il simbolo della mia rinascita nella mia vera natura. Ho scoperto di non essere ciò che sperimento, né i miei pensieri, ma l’osservatore: l’Io, l’Anima che vive dietro la macchina fisica e che è qui per occupare il suo posto unico nel Grande Disegno della Vita.
QUINDI, CHI SONO? Oggi posso rispondere così:
“Ognuno di noi è una parte infinitesimale dell’Universo, quindi anche io e anche tu.” “Ognuno di noi è una parte dell’Umanità intera.”
La fisica contemporanea, in accordo con la mistica di tutti i tempi, ci insegna che tutto è Uno. La Realtà Ultima è Una, tutto è interconnesso. Noi siamo Uno con l’Universo e la frammentazione è solo un’illusione.
Ma la verità più importante è questa: Siamo una moltitudine di frammenti che coabitano nella stessa casa. E, anche se regna il disordine, ognuno di noi ha un posto unico che solo lui può occupare. Il nostro compito è trovare quel posto, accedere al nostro pieno potenziale e permettere al nostro SÉ di guidarci.
Ecco, io sto prendendo il mio posto. E ora ti mostro come ho fatto…
